Non sei i tuoi pensieri

Il tuo cervello produce 6.000 pensieri al giorno. La maggior parte sono rumore di fondo. Ecco come creare distanza dai pensieri che ti bloccano, con una tecnica scientifica validata dall'Università del Texas.

Persona che medita osservando i pensieri come nuvole - defusione cognitiva
La defusione cognitiva ti insegna a osservare i pensieri senza identificarti con loro

Martedì scorso, alle 3 del mattino, fissavo il soffitto mentre il cervello mi bombardava: "Non stai facendo abbastanza", "Sei in ritardo", "Gli altri avanzano, tu sei fermo".

Poi mi sono ricordato di una cosa che ha cambiato tutto.

Non devo credere a ogni pensiero che passa per la mia testa.


Il cervello mente (ed è normale)

Cresciamo pensando che i nostri pensieri siano noi. Che se pensiamo qualcosa, quella cosa sia vera.

È una bugia colossale.

Il tuo cervello produce 6.000 pensieri al giorno. La maggior parte? Rumore di fondo. Preoccupazioni inutili. Paure evolutive rimaste dal tempo dei predatori.

Quante volte ti sei svegliato convinto di essere inadeguato... e poi la giornata è andata benissimo?

Quante volte eri certo che quella presentazione sarebbe stata un disastro... e invece è filata liscia?

Il problema non sono i pensieri. È che li trattiamo come ospiti VIP: attenzione immediata, analisi, preoccupazione, reazione emotiva.

Risultato? Ansia. Procrastinazione. Autosabotaggio.


Nel 2019 mi sono imbattuto negli studi del professor Steven Hayes, fondatore dell'Acceptance and Commitment Therapy.

Hayes parla di "defusione cognitiva": creare distanza tra te e i tuoi pensieri. Osservarli senza identificarti con loro.

Non è pensiero positivo. Non è "sostituire pensieri negativi con pensieri positivi".

È molto più profondo.

Immagina la tua mente come una radio sempre accesa. Trasmette notizie allarmistiche, musica motivazionale, pubblicità fastidiose.

Tu non sei la radio. E non sei nemmeno le stazioni.

Sei la persona che sceglie a quale stazione dare ascolto.

I ricercatori dell'Università del Texas hanno dimostrato che questa pratica riduce l'ansia del 40-60% in 6 settimane. Zero farmaci. Zero euro.


Come liberarti (da oggi)

1. Nota il pensiero

Quando arriva un pensiero difficile, riconoscilo:

❌ "Non sono abbastanza preparato"
✅ "Sto avendo il pensiero che non sono abbastanza preparato"

Questo semplice cambio linguistico crea distanza istantanea.

2. Ringrazia il tuo cervello

Sembra assurdo, ma funziona:

"Grazie cervello, vedo che stai cercando di proteggermi"

Il tuo cervello vuole aiutarti, anche se spesso lo fa nel modo sbagliato.

3. Test di funzionalità

Chiediti: "Credere a questo pensiero mi avvicina a ciò che voglio?"

Se la risposta è no, hai il permesso di lasciarlo passare. Non combatterlo. Semplicemente, non seguirlo.

4. Ancora al presente

Usa i 5 sensi quando i pensieri ti trascinano in scenari catastrofici:

  • Cosa vedi?
  • Cosa senti?
  • Cosa tocchi?

La realtà del momento presente è quasi sempre più gestibile dei tuoi pensieri.


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Chiudi gli occhi per 60 secondi. Osserva i pensieri che emergono. Non giudicarli. Non seguirli.

Immaginali come nuvole che attraversano il cielo.

Alcune sono scure. Altre leggere. Ma tutte passano.

Sei il cielo, non le nuvole.


Sono 4 anni che pratico la defusione cognitiva.

Non sono diventato un monaco zen. Ho ancora pensieri ansiosi, dubbi, paure.

Ma:

✓ Decido in base ai valori, non alle paure
✓ Procrastino il 70% in meno
✓ Le critiche mi scivolano addosso

La pace mentale non significa assenza di pensieri difficili.

Significa libertà di non farsi controllare da loro.


La tua sfida questa settimana

Ogni volta che un pensiero ti blocca, fermati 5 secondi e chiediti:

  • È vero?
  • È utile?
  • È mio, o è solo la mia mente in modalità iperprotezione?

Voglio sapere: qual è il pensiero ricorrente che ti limita di più?

Rispondi a questa mail. Leggo ogni risposta.

A presto,
Domenico


P.S. Marco Aurelio scriveva: "Hai potere sulla tua mente, non sugli eventi esterni. Realizza questo, e troverai forza." 2000 anni fa avevano già capito quello che la psicologia moderna sta riscoprendo.